SCRIVONO DI NOI
In questa sezione vogliamo condividere tutto ciò, che è stato pubblicato nei vari giornali specialistici a proposito del nostro Centro Selezione. Troverete alcune riviste che risalgono diversi anni fa, ma anche quelli più recenti. E poi c’è la lettera ricevuta e scritta a mano dal mitico Robert Zoller, lo statunitense riconosciuto come il padre e fondatore della razza Alaskan Malamute, il quale purtroppo ci ha lasciato il 14 Novembre 2017 ma che verrà sempre ricordato per il suo lavoro da tutti gli appassionati della razza.
ROBERT ZOLLER HUSKY PAK
Le lettere ricevute dal fondatore dello standard della razza,
il mitico Robert Zoller - Allevamento "Husky - Pak" (USA)
THE ALASKAN MALAMUTE
ANNUAL 2007
DALL'ARTICO ALL'ADRIATICO
(Intervista all'allevatore Giuseppe Biagiotti pubblicata su The Alaskan Malamute Annual 1997)
Dalle distese di neve dell'Artico al clima temperato dell'Adriatico, più precisamente a Fano, il passo non è così lungo come si crede. Proprio in questa cittadina delle Marche si trova uno dei più importanti e quotati allevamenti d'Europa di Alaskan Malamute, il " CENTRO SELEZIONE DEL BIAGIO", situato a pochi passi dal mare e non distante dagli Appennini. Mi trovo di fronte al cancello d'ingresso e subito un ululare di Malamute mi dà il benvenuto. Appena entro tre stupendi esemplari mi vengono incontro agitando la coda in segno di gioia. La cornice di verde in cui è situato l'allevamento è affascinante, una coltre di olivi circonda tutto il perimetro della casa, e pini marittimi sopra i box garantiscono un ottimo riparo dal sole, dando una temperatura sempre fresca. Sono arrivato leggermente in anticipo e non trovo in casa il Sig. Biagiotti: sua moglie mi dice che è uscito nelle campagne circostanti per allenare i suoi cani che disputano il campionato di Sleddog. Essi detengono il Titolo Italiano in questa disciplina dal 1993. Questo mi fa capire che il Sig Biagiotti ha capito e vive totalmente la vita dei Malamute, cani da lavoro, da compagnia e da esposizione. Alcuni minuti ed eccolo di ritorno... Mi viene incontro e mi saluta; è una persona estremamente estroversa e gioviale ed il clima che si instaura tra noi è subito amichevole. Si dirige con estrema determinazione verso l'allevamento e senza fermarsi mi mostra i suoi gioielli di diverse età e colori, sistemati in box puliti ed ariosi. Entro poi nel suo ufficio, un'ampia stanza con vetrine ricche di coppe, trofei e coccarde di ogni parte del mondo. Ogni centimetro quadrato di parete è tappezzato di foto, tutte rigorosamente di Alaskan Malamute, che con gusto e cronologia rappresentano la vita cinofila del suo allevamento. Se si guarda con attenzione esse rappresentano l'evoluzione di questa razza.
A questo punto gli chiedo cosa può spingere una persona a diventare allevatore, e come nasce la passione per un tipo di cane? Il Sig. Biagiotti si siede nella sua poltrona e comincia: "Quattordici anni fa andai per la prima volta ad una mostra canina; rimasi colpito da questa meravigliosa razza a me sconosciuta, un cane poderoso e ben costruito, con petto profondo e corpo solido, coda folta e portata come una piuma ondeggiante. I suoi occhi, orecchie e muso fanno di questo cane un quadro vivente. Ritornato a casa iniziai le ricerche per avere un esemplare. Dalla Virginia alcuni mesi dopo mi arrivò una bellissima femmina con la quale iniziai a frequentare mostre di bellezza. In 48 esposizioni ebbi ben 47 primi posti. Da allora, preso dall'entusiasmo feci venire dal Maryland un maschio, poi altre femmine, sino ad avere diverse linee di sangue su cui lavorare. Senza esagerare posso affermare che la mia vita è cambiata in maniera radicale. Oltre ad importare i vari soggetti il mio obbiettivo era di ottenere il maggior numero d'informazioni, leggendo riviste specializzate, libri, parlando e scambiando idee e sensazioni con persone che avevano più esperienza di me. Crescevo come uomo e come allevatore, insieme ai miei cani condividevo le prime grandi gioie ma anche le innumerevoli ed inevitabili delusioni. Proprio da queste amarezze scaturiva l'energia e la voglia di andare sempre avanti, trasformando l'iniziale passione in un vero amore per questa razza. Le conoscenze da me acquisite nell'arco di questo costante processo d'apprendimento mi hanno portato al conseguimento di buoni risultati sia in campo Italiano, Internazionale e Mondiale. Motivo di particolare vanto è l'aver ottenuto tali risultati con cani prodotti da me dopo un lungo e scrupoloso lavoro di selezione durato svariati anni." Interrompo la sua lunga chiacchierata chiedendogli quale sia il cane che gli ha dato più soddisfazioni a livello agonistico. "Sicuramente le maggiori soddisfazioni le ho avute in questi ultimi anni grazie ad un cane in particolare: ROYAL STAR DEL BIAGIO, nato l'8/07/94 da Axel del Biagio e Atka del Biagio. Posso affermare che non esiste nella storia della cinofilia europea altro esemplare che in soli tre anni di esposizioni ha ottenuto risultati così eclatanti: tre volte campione del Mondo, cinque Best in Show, Campione Italiano, Internazionale, Portoricano, Americano - questo conseguito in sole quattro esposizioni - Top dog 1995/96, ecc. L'ultimo e più prestigioso successo al raduno Nazionale dell'Alaskan Malamute of America. In questo raduno, unico nell'arco dell'anno dove partecipano i più qualificati allevatori Americani (379 cani iscritti, di cui 90 in classe campioni) Royal Star del Biagio ha ottenuto un importante riconoscimento mai concesso ad allevatori Europei: l'AWARD OF MERIT, (riconoscimento che è facoltà del giudice concedere unicamente al Raduno Nazionale a quel soggetto che egli ritiene di pari merito rispetto al soggetto dichiarato Migliore di Razza. Altri risultati sono stati: Campione sociale, Winner BOB Stoccolma, Campione Croato, Campione Americano, Campione Okv-Bundessieger, Winner Eurodog Courtrai. Come Vicepresidente del CIRN (Club Italiano Razze Nordiche), il mio obiettivo prioritario sarà di divulgare la conoscenza, l'affidabilità e la dolcezza dei cani nordici, in particolare degli Alaskan Malmutes, che ancora sono sconosciuti al grande pubblico." La nostra intervista si conclude con questa frase, il cancello si riapre ma, prima di uscire, l'ultima occhiata è rivolta a quei meravigliosi Malamutes.
A questo punto gli chiedo cosa può spingere una persona a diventare allevatore, e come nasce la passione per un tipo di cane? Il Sig. Biagiotti si siede nella sua poltrona e comincia: "Quattordici anni fa andai per la prima volta ad una mostra canina; rimasi colpito da questa meravigliosa razza a me sconosciuta, un cane poderoso e ben costruito, con petto profondo e corpo solido, coda folta e portata come una piuma ondeggiante. I suoi occhi, orecchie e muso fanno di questo cane un quadro vivente. Ritornato a casa iniziai le ricerche per avere un esemplare. Dalla Virginia alcuni mesi dopo mi arrivò una bellissima femmina con la quale iniziai a frequentare mostre di bellezza. In 48 esposizioni ebbi ben 47 primi posti. Da allora, preso dall'entusiasmo feci venire dal Maryland un maschio, poi altre femmine, sino ad avere diverse linee di sangue su cui lavorare. Senza esagerare posso affermare che la mia vita è cambiata in maniera radicale. Oltre ad importare i vari soggetti il mio obbiettivo era di ottenere il maggior numero d'informazioni, leggendo riviste specializzate, libri, parlando e scambiando idee e sensazioni con persone che avevano più esperienza di me. Crescevo come uomo e come allevatore, insieme ai miei cani condividevo le prime grandi gioie ma anche le innumerevoli ed inevitabili delusioni. Proprio da queste amarezze scaturiva l'energia e la voglia di andare sempre avanti, trasformando l'iniziale passione in un vero amore per questa razza. Le conoscenze da me acquisite nell'arco di questo costante processo d'apprendimento mi hanno portato al conseguimento di buoni risultati sia in campo Italiano, Internazionale e Mondiale. Motivo di particolare vanto è l'aver ottenuto tali risultati con cani prodotti da me dopo un lungo e scrupoloso lavoro di selezione durato svariati anni." Interrompo la sua lunga chiacchierata chiedendogli quale sia il cane che gli ha dato più soddisfazioni a livello agonistico. "Sicuramente le maggiori soddisfazioni le ho avute in questi ultimi anni grazie ad un cane in particolare: ROYAL STAR DEL BIAGIO, nato l'8/07/94 da Axel del Biagio e Atka del Biagio. Posso affermare che non esiste nella storia della cinofilia europea altro esemplare che in soli tre anni di esposizioni ha ottenuto risultati così eclatanti: tre volte campione del Mondo, cinque Best in Show, Campione Italiano, Internazionale, Portoricano, Americano - questo conseguito in sole quattro esposizioni - Top dog 1995/96, ecc. L'ultimo e più prestigioso successo al raduno Nazionale dell'Alaskan Malamute of America. In questo raduno, unico nell'arco dell'anno dove partecipano i più qualificati allevatori Americani (379 cani iscritti, di cui 90 in classe campioni) Royal Star del Biagio ha ottenuto un importante riconoscimento mai concesso ad allevatori Europei: l'AWARD OF MERIT, (riconoscimento che è facoltà del giudice concedere unicamente al Raduno Nazionale a quel soggetto che egli ritiene di pari merito rispetto al soggetto dichiarato Migliore di Razza. Altri risultati sono stati: Campione sociale, Winner BOB Stoccolma, Campione Croato, Campione Americano, Campione Okv-Bundessieger, Winner Eurodog Courtrai. Come Vicepresidente del CIRN (Club Italiano Razze Nordiche), il mio obiettivo prioritario sarà di divulgare la conoscenza, l'affidabilità e la dolcezza dei cani nordici, in particolare degli Alaskan Malmutes, che ancora sono sconosciuti al grande pubblico." La nostra intervista si conclude con questa frase, il cancello si riapre ma, prima di uscire, l'ultima occhiata è rivolta a quei meravigliosi Malamutes.
SCRIVONO DI NOI
Centro Selezione del Biagio