DEL BIAGIO
SLEDDOG TEAM
Il Centro Selezione del Biagio è stato da sempre rappresentato da un team di Alaskan Malamute, seguito e allenato esclusivamente da persone che amano praticare questa disciplina sportiva, tanto caratteristica per questa razza.
Inizialmente sono stati Rita Figini con due cani e Giovanni Pandolfi con sei, già da allora accompagnati dalla curiosità del nostro Francesco Biagiotti, fin da quando aveva solo 7 anni. Successivamente è entrato a far parte del nostro team anche Giorgio Pirini con una muta di sei Alaskan Malamute.
Al giorno d'oggi il Team Del Biagio è ufficialmente rappresentato da Francesco, che dopo una lunga esperienza con il traino a due cani ha deciso di cimentarsi nell'avventura con una muta da sei!
I nostri "musher" hanno girato l’Europa per partecipare a importanti competizioni di Sleddog come i Campionati Mondiali e quelli Europei, raggiungendo ottimi risultati.
LE PRIME ESPERIENZE:
GIORGIO PIRINI IL MUSHER DI CREMONA
Presi un cucciolo di ALASKAN MALAMUTE dal colore rosso-bianco perché mi colpi questa razza di buona stazza con quel portamento autoritario. Io ormai all’età di 40 anni molto appassionato di sport iniziai a correre con Kinos, questo era il suo nome , a piedi con l’imbragatura e anche in bike pedalando.
Il passo per poi praticare sleddog è stato breve grazie alla generosità di GIUSEPPE BIAGIOTTI che mise a disposizione la sua attrezzatura specifica, una selezione dei suoi stupendi cani e comprai un slitta leggera.
Partecipammo per 9 anni dal 2000 al 2009 a tutti i campionati italiani per cani nordici nella categoria C2, B2 per cani da lavoro non veloci, perché è risaputo che il Malamute percorre con regolarità il campo di gara, ma senza raggiungere velocità elevate per la sua stazza. Quel che conta è vedere il team che lavora uniformemente.
Abbiamo partecipato anche a manifestazioni internazionali come i campionati Mondiali per razza pura a Annaberg (A), al campionato Europeo di Kraniska Gora (SLO), di Donovaly (Rep. Cezka) e in Italia nella splendida pista di Auronzo di Cadore (BL). A queste gare abbiamo ottenuto ottimi risultati considerando che tutti i partecipanti sono Musher super organizzati con team selezionati.
IL PRESENTE ED IL FUTURO:
FRANCESCO BIAGIOTTI ED IL SUO TEAM
Sin dalla tenera età sono cresciuto circondato dagli Alaskan Malamute sviluppando la passione per lo Sleddog. Ho avuto l’opportunità ed il piacere di seguire le orme delle due persone che a quell’epoca hanno dato il via alla storia del nostro Sleddog Team: Rita Figini e Giovanni Pandolfi.
Più avanti, dopo essermi preso una pausa da questo sport, dovuta dalla scuola e da altri interessi, ho sentito nuovamente il richiamo dello Sleddog. Nel 2015 infatti, organizzando una manifestazione ormai tradizionale per noi, l’Alaskan Malamute Sleddog Day, ho trovato un feeling speciale con due Malamute: Chessy & Alcan Silent Knight del Biagio.
Ho trovato in loro una grande attitudine al lavoro, e questo ha risvegliato in me la voglia di confrontarmi nuovamente sulle piste.
Così, entrato a far parte del Club Sleddog “Antartica”, ho iniziato a gareggiare nelle competizioni sia a livello nazionale che europeo, ottenendo degli ottimi risultati.
Tutti i miei successi li devo ai miei compagni di avventura che mi hanno fatto e mi fanno crescere, con i quali ho condiviso tantissime esperienze, viaggi, nuove amicizie, lacrime di gioia ma anche delusioni, che fanno sempre parte del gioco: i miei Alaskan Malamute, Frozen & Alcan Silent Knight del Biagio.
I più importanti risultati ottenuti sulla neve sono: un quarto posto in Svezia a Sveg nel 2018, e un terzo posto in Germania ad Haidmuhle 2019, durante i mondiali WSA “World Sleddog Association”, campionato riservato alle pure razze nordiche nella categoria 2 Dog2 (categoria che include anche Groelandesi e Samoiedo). Siamo riusciti inoltre nell'impresa di vincere 3 titoli italiani su neve e raggiungere 2 secondi posti nella categoria scooter 2dog, ci fa piacere ricordare che per mancanza di partecipanti ci siamo dovuti confrontare con i team di Siberian Husky, cani più leggeri e veloci, che hanno alzato l'asticella alle nostre prestazioni.
Nel 2018 ho deciso di allevare 6 cuccioli, figli del mio amato Alcan, allenandoli per aumentare la muta e poter così gareggiare in più categorie.
Con il mio team abbiamo fatto tante uscite con la slitta, tante gare, e infiniti allenamenti… ma l’esperienza che mi è rimasta più nel cuore, è quella vissuta insieme all’associazione "Make a Wish", che si occupa di bambini con malattie rare terminali che ci ha contattato per realizzare il sogno di una bambina che voleva fare un giro con una slitta trainata da cani.
È stata un emozione unica, così indelebile da lasciare nel mio profondo un ricordo particolare; la piccola purtroppo non c’è più, ma quegli attimi di gioia condivisi con lei, rimarranno per sempre nel mio cuore.
FRANCESCO BIAGIOTTI & IL SUO TEAM DI
ALASKAN MALAMUTE
AI MONDIALI SLEDDOG A SCHARNITZ IN AUSTRIA
Francesco: La mia storia di musher è iniziata all’età di 8 anni, essendo figlio di un allevatore di Alaskan Malamute. All'epoca c’erano due ragazzi che correvano con i nostri cani: Giovanni Pandolfi e Rita Figini. Io andavo con loro a tutte le gare a cui partecipavano: campionato italiano, europeo e mondiale. Partecipai successivamente a due gare, una su neve a Castelluccio di Norcia con due cani, e una su terra con la mountain bike e un cane. Dopo qualche anno i due all’epoca ragazzi smisero di correre ed io ero troppo piccolo per andare avanti solo. Gli anni passano, terminai gli studi e cominciai a lavorare. Passai qualche anno per lavoro fuori casa, fino a quando decisi che era arrivato il momento di tornare a lavorare presso l’allevamento con la mia famiglia ove coltivo la passione che porto dentro da bambino di condurre da musher i miei cani su neve e “sterrato”. Gran parte del mio tempo sul lavoro, lo dedico all’allenamento dei nostri cani.
Quale tipo di rapporto si instaura tra Musher e Muta?
Francesco: Il legame che si instaura tra muscher e muta è un’intesa fatta di piccoli gesti e di sguardi, complicità emotiva e perfetta sintonia. Tutto ciò è quello che dal 2013 ho instaurato, già dalle prime uscite in allenamento, con due dei nostri cagnoloni Alkan Silent Kinght Del Biagio e Chessie Del Biagio. Con loro ho riscoperto le emozioni del far parte di un gruppo unito ed il lavorare all’unisono per raggiungere un unico obbiettivo.
Da quanto tempo pratichi lo Sleddog e che cosa ti ha portato a partecipare alla Polar Distance/ ai mondiali di sleddog a Scharnitz?
Francesco: Le prime prove le ho fatte da bambino. Poi nel 2014 mi è venuta la voglia di mettermi alla prova. Ho conosciuto uno dei più veterani musher italiani e grande persona Fabrizio Filoni. Grazie a lui ho cominciato ad interessarmi alle gare, chiedendogli la possibilità di aggregarmi e di provare le brezza di prendere parte ad una. Ne organizzò una a Campo Felice, ma a causa della mancanza di neve la gara non si disputò. Passò del tempo e mi trovai a partecipare come collaboratore all’XI Malamute day all’ Alpe Giumello anche se in verità già da tempo collaboro in tale organizzazione. Come sempre la manifestazione ebbe grandissimo successo, sia per i Malamute che per le persone.Tornai a casa più carico di prima con in testa Filoni e il mondo delle gare. Stavo ancora finendo di sistemare il materiale dal ritorno del Malamute day e mi dico: appena finisco chiamo Filoni. Non passa un minuto che mi squilla il telefono, guardo: è Filoni!!! Parliamo delle nostre ultime esperienze, fino a che gli chiedo se ci sono in programma gare. Mi risponde che ne aveva in programma una in Austria a Scharnitz dal 19 al 22 febbraio alla quale avrei potuto partecipare anche io, da quel momento la mia testa era in Austria. Ero tempestato di emozioni. Solo a fine chiamata mi disse che si trattava del mondiale WSA. In un primo momento rimasi un po’ così! Confuso. Ma lui mi disse con la sua genuina tranquillità che sarebbe stata una bella esperienza, e cosa più importante percepii la fiducia che riponeva in me. Ero felicissimo. Ed ero l'unico team con Alaskan Malamute che proveniva dall'Italia!! All’inizio non dissi niente a nessuno, persino con i miei familiari rimasi sul vago. Poi una sera mentre stavo guardando su internet le informazioni sulla gara, mio padre vide e disse: “Ma è la mondiale!!!” Io gli sorrisi. Lui inizialmente mi guardò un po’ perplesso, poi ricambio il mio sorriso col suo sorriso complice e compiaciuto. Percepii nel suo sguardo e nel suo silenzio che era compiaciuto della mia scelta.
In che cosa consiste la gara?
Francesco: La gara consiste in tre manche cronometrate, una per giorno, su un tracciato di 6 km.
A livello burocratico e veterinario cosa hai dovuto fare?
Francesco: I documenti che ho dovuto preparare sono stati i passaporti, libretti sanitari, Pedigree (dato che si tratta di una competizione riservata a cani di razza), certificati di buona salute per tutti e tre.
Che tipo di allenamento hai svolto?
Francesco: Normalmente uscivo coi miei due malamute tutti i giorni con il monopattino su un percorso di 4,5 km. Poi in previsione della gara ho allungato il percorso a 7 km aggiungendo al tracciato salite e discese.
Il momento più bello ed il peggiore della gara?
Francesco: Dalla partenza da casa, la mia testa era un turbine di pensieri e paure: L’emozione di partecipare ad una gara di tale importanza, la paura di deludere le aspettative, il timore di non avere la perfetta padronanza della lingua inglese. Non ci sono stati momenti brutti, ci sono stati un susseguirsi di eventi ed ognuno mi ha regalato emozioni. All’arrivare sul luogo della gara e vedere tutti quei furgoni e camper provenienti da tutto il mondo. Il rincontrare tutto il gruppo di Antartica, con Filoni, la sua compagna Olivia e Giulia. Tutta gente stupenda e sempre pronta a darti una mano. E’ sempre stato un susseguirsi di emozioni fin dal primo giorno quando mi fu assegnato il pettorale con il numero 48. Per non farmi mancare niente, il gruppo Antartica mi iscrisse ad un trofeo all'interno del mondiale: il trofeo delle nazioni che consiste nel fatto che ogni nazione sceglie 3 musher e in base al loro ordine di arrivo vengono assegnati dei punti; vince la nazione che accumula più punti. Fantastica è stata la cerimonia d’apertura, quando tutti i partecipanti hanno sfilato per la città divisi per nazione. Preoccupazioni, gioie ed ansie si sono man mano susseguiti già dalla prima manche della gara. Quando ho passato per la prima volta il traguardo ero sfinito, anche per i miei cagnoloni erano gasatissimi, anche per loro è stata la prima gara e hanno percepito sin da subito che non si trattava del solito giretto. Me li sono coccolati come non mai!! Da allora è stato sempre un crescendo di emozioni vissute in un’esperienza indimenticabile ed esaltante resa tale anche grazie all’indimenticabile aiuto che ho ricevuto da tutto il gruppo Antartica che mi ha fornito non solo supporto morale ma anche preziose indicazioni.
Se c’è stato chi ti ha aiutato, e chi vorresti ringraziare?
Francesco: Sono tante le persone che devo ringraziare, a partire da mia madre che è anche la madre di tutti i nostri cuccioli, visto che li fa nascere tutti lei; Mia sorella Elisa che sa tutto dei suoi piccoli e fa si che le cose vengano fatte in maniera perfetta perchè li ama alla follia e per l’aiuto che mi ha dato con i documenti. Monica sempre pronta ad aiutarmi in qualsiasi cosa, soprattutto nel tenermi i cani alla partenza, Poi mio padre che grazie alla sua passione e per questa splendida razza ho potuto avere la possibilità di vivere questa esperienza. Volevo ringraziare poi Filoni e la sua Famiglia, il gruppo Antartica e in particolare Luca Quartullo, un amico con una tenacia incredibile. E per finire e non da ultimo il mio amico Mario Vincenzi, per l’aiuto nella preparazione dell’attrezzatura. Penso che questo nome Scharnitz non lo scorderò più!!!
Quale consiglio vorresti dare alle persone che stanno pensando di avvicinarsi a questo sport?
Francesco: Quello che posso consigliare è quello godersi il più possibile ogni momento, dalla preparazione alla gare, senza perdere di vista il fatto che si fa parte di un branco: te e i tuoi Cani, e tutti dobbiamo andare nella stessa direzione.
Francesco Biagiotti & il suo Alaskan Malamute Team
Astrid, Kimi, Yazhi, Huyana, Gaz & Chogan del Biagio
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